Lino Miele &
Sri K. Pattabhi Jois Guruji

Praticate, praticate! Il 99% di questo yoga è pratica, l’1% è teoria.
Parampara

Lino Miele

Lino Miele si avvicina alle discipline yoga nei primissimi anni ’80. I viaggi in India lo hanno portato all’incontro con il Maestro Sri K. Pattabhi Jois che diventerà il suo Maestro nella ricerca e comprensione della filosofia yogica e passione per l’Ashtanga Yoga.

Allievo devoto, dopo anni di studio nell’Istituto del Maestro Guruji, viene onorato con pochi altri del Certificato Internazionale per l’insegnamento dell’ Ashtanga Yoga.

Una profonda consapevolezza della capacità di risveglio sia fisico che intellettuale insita nella disciplina che stava studiando, lo ha portato nel 1993 alla stesura ed alla pubblicazione, insieme a Sri K. Pattabhi Jois, di un libro che dà una chiara lettura del metodo della 1 & 2 serie dell’ Ashtanga Vinyasa Yoga. Nello stesso anno, con altri devoti allievi del Maestro, fonda la Federazione dei Centri Ashtanga Yoga diventandone vicepresidente.

Nel corso dei suoi anni di pratica e attività, ha pubblicato diversi libri, posters e video.

Con la sua grande e profonda esperienza di insegnate nel corso degli anni, Lino si è dedicato anche alla formazione dei suoi studenti con alcuni dei quali ha fondato l’Ashtanga Yoga Research Institute a Roma, la Scuola di Ashtanga Yoga a Milano ed in Europa.

Tiene workshop e ritiri in Italia e nel mondo.

Sri Krishna Pattabhi Jois, Guruji

è nato in una notte di luna piena nel luglio del 1915, giorno del Guru Purnima (giornata dedicata alla venerazione dei guru, ndr). Sin dall’infanzia, come per la maggior parte dei bambini bramini, gli vennero insegnati i Veda e i rituali hindu. Tutto ciò contribuì a delineare precocemente la sua strada. Non ancora adolescente, infatti, partecipò a una dimostrazione di yoga dove incontrò il suo grande maestro, Sri T. Krishnamacharya. Ma il suo destino bussò alla porta verso la fine degli anni Trenta, quando il Maharaja di Mysore, mecenate di T. Krishnamacharya, propose al giovane Pattabhi di insegnare al Sanskrit College. Il 1° marzo 1937 nacque così lo Yoga Department all’interno della scuola. Nei molti anni di intensa e continua attività al Sanskrit College, Guruji ottenne il titolo di Vidvan “Dottore in materie vediche”.

Ha riscoperto lo Yoga Korunta, un testo che sembra essere stato scritto nel 2000 a.C., in una biblioteca di Calcutta. 

Nel 1948 ha fondato l’Ashtanga Yoga Research Institute a Mysore per insegnare il metodo tradizionale descritto negli antichi testi.

Grazie a lui l’Ashtanga Vinyasa Yoga si è diffuso nel mondo, insegnando fino oltre i novant’anni questo antico e tradizionale metodo. 

Il 18 maggio 2009, nella prima mattinata, si è spento a 93 anni, dopo una lunga malattia, Guruji Sri K. Pattabhi Jois, fondatore dell’Ashtanga Vinyasa Yoga. 

Pattabhi Jois era solito dire ai suoi allievi durante le sue conferenze: “Praticate, praticate! Il 99% di questo yoga è pratica, l’1% è teoria”.

Parampara

Parampara significa continuazione, tradizione in cui gli insegnamenti vengono trasmessi da un insegnante “guru” a un allievo “discepolo”. La conoscenza viene trasmessa dal maestro all’allievo attraverso la relazione continua tra i due sulla pratica e sull’esperienza diretta basandosi sul rispetto, sulla devozione, portando avanti la tradizione senza modificarla o trasmetterla in modo errata. Ne seguirà che ogni insegnante avrà il compito di trasmettere la conoscenza della coscienza così com’è. Il suo dovere sarà quello di non alterare questa conoscenza modificando, aggiungendo o sottraendo qualcosa. Egli deve semplicemente consegnare il messaggio mantenendolo intatto.

Questo è uno dei segreti del sistema parampara: per essere un Maestro autentico, si deve essere un sincero ed umile servitore. Lo studente, quindi, si arrende al Maestro spirituale come discepolo e lo serve, e il Maestro reciproca illuminandolo con la conoscenza trascendentale.

Il discepolo autentico si sente legato al Maestro spirituale e continua a servirlo per tutta la sua vita, senza interruzioni. In questo modo, anche quando il Maestro lascia questo mondo, resta collegato col suo discepolo, che continua a servirlo, eseguendo ciò che gli ha insegnato e insegnando a sua volta agli altri. Così il discepolo sincero diventa un Maestro spirituale autentico, e la Parampara  continua.